Segni particolari: Per lui alla base della recitazione c’è l’osservazione, l’ immaginazione e l’ascolto. E’ curioso,va in giro con uno zaino pieno di quaderni su cui appunta idee, dettagli. E’ attento alle piccole cose, crede che siano quelle a fare la differenza.Il teatro è il primo grande amore, il cinema è l’ambizione, il sogno nel cassetto e non nasconde che gli piacerebbe, un giorno, spostarsi dall’altra parte della camera. Gli piace notare le particolarità delle persone e farne tesoro, tutto torna utile. Scrivere è la sua casa sull’ albero. Gli piace dire la sua. Lui e la sua compagnia, negli spettacoli che scrivono, cercano di mettere il loro punto di vista di “quasi adulti” e di come vedono il mondo che gli si offre davanti. Si rifugia nelle storie, nei luoghi, nei personaggi con cui ride, piange e ogni tanto litiga, ma poi ci fa pace. E’ ordinato nel suo disordine: dove altri vedono tanta roba ammassata, lui si muove con grande facilità. E’ particolare, strano a modo suo, a dirla tutta nessuno è proprio normale normale. E’ tremendamente spontaneo, lievemente logorroico e difficilmente di cattivo umore, che senso ha essere di cattivo umore, no?